"Psss. pssss...." bisbigliava una voce da dentro una buca. "pssssss"!!!
Una luce accecante proveniva da un faro situato proprio davanti a me. Non ci capivo niente: non sapevo che posto fosse quello, né come diavolo ci fossi capitato.
Alzai gli occhi e rimasi di stucco: dietro la voce, laggiù sullo sfondo, c'era una gran folla compostamente seduta nella penombra. Guardavano tutti me: evidentemente si aspettavano qualcosa!
"Psssss, psssssss....." insisteva l'omino dalla sua buca, ormai disperato.
Rimandai a più tardi tutti gli interrogativi: bisognava rispondere a tono altrimenti, è chiaro, sarebbe stato uno scandalo!
"pssssss......." ripeté l'omino un'ultima volta.
Era la mia battuta, e alla fine la dissi, pur con voce incerta e poco espressiva. Il pubblico fu percorso da un fremito di approvazione ed io capii che, per quanto del tutto involontariamente, ero risultato profondo e commovente:
"Essere, o non essere?"
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